Notifiche
Cancella tutti

Vicinanza a malato di cancro in terapia in gravidanza

2 Post
2 Utenti
0 Reactions
11.3 K Visualizzazioni
(@giulia-g)
Post: 1
Membro
Topic starter
 

Gentilissimi,
sono una donna di 38 anni e sono alla 5 settimana della mia prima gravidanza.
Purtroppo una mia cara amica che vive sul mio stesso pianerottolo è in cura per un brutto tumore con metastasi cerebrali ed epatiche.
Nelle ultime settimane abbiamo passato molto tempo insieme poichè ha bisogno di aiuto anche per le attività più semplici.
Sono molto preoccupata perchè temo di esserle stata vicina nelle prime settimane durante le quali ancora non sapevo di essere incinta, sia dopo i trattamenti di radio terapia che dopo esami diagnostici come pet e risonanze con liquido di contrasto.
Mi chiedo se questo abbia potuto in qualche modo danneggiare il feto e come devo comportarmi per il futuro.
Grazie di cuore,

 
Pubblicato : 29 Dicembre 2019 14:19
(@Anonimo)
Post: 0
 

Gent.ma Signora

ci sentiamo, anzitutto, nelle condizioni di tranquillizzarla.

Per fare chiarezza elencherò gli effetti dei trattamenti e indagini diagnostiche che Lei ci ha indicato:

1. i trattamenti di radioterapia, sono generalmente effettuati con fasci esterni del tutto simili, anche se ad energie molto più elevate, ai fasci di radiazioni con cui si effettuano le radiografie. Tale radiazione “attraversa” il corpo del paziente ma non vi si deposita, per cui alla fine della radioterapia il paziente può tranquillamente stare a contatto con altre persone, compresi bambini o donne in gravidanza, perché non sarà in nessun modo radioattivo.

2. Gli esami diagnostici di medicina nucleare (come la PET), sono invece effettuati inoculando ai pazienti un radiofarmaco e valutando come lo stesso si distribuisce all’interno del corpo. Il paziente diventa quindi, debolmente radioattivo per un tempo limitato alla permanenza del radiofarmaco nell’organismo. Come procedura in tutte le medicine nucleari ci si assicura che la radioattività residua dopo l’esame sia scesa a livelli non dannosi per la popolazione prima di dimettere il paziente. Di norma ai pazienti viene indicato un tempo di 24 ore dalla somministrazione del radiofarmaco, in cui devono astenersi dall’abbracciare o stare a stretto contatto (meno di un metro) da bambini e donne in stato di gravidanza.

3. Gli esami di risonanza magnetica, anche se con mezzo di contrasto, non comportano l’uso di radiazioni ionizzanti per cui non possono in alcun modo produrre dei danni alle persone vicine.

 

Per quanto sopra detto vi potrebbe essere stata una debolissima esposizione solamente assistendo la sua amica dopo la PET, ma la probabilità di aver indotto un danno è veramente trascurabile.

Per il futuro Le consigliamo di evitare contatti con la sua amica per 24/48 ore dopo l’effettuazione di esami PET o scintigrafici, ma può tranquillamente starle vicino dopo l’effettuazione della radioterapia o di esami di risonanza.

Per qualunque altro dubbio Le consigliamo di rivolgersi al Fisico Medico della struttura dove la sua amica effettua gli esami o la terapia.

Nella speranza di essere stati di aiuto, La ringraziamo per averci contattato e La salutiamo cordialmente augurandole buon anno sia a Lei e al suo bambino/a che alla sua amica.

 

(a cura del settore Categorie Speciali della rubrica Ilfisicomedicorisponde)

 
Pubblicato : 2 Gennaio 2020 10:46
Condividi: