Pubblichiamo il seguente quesito, pervenuto il 23/07/2019, che per un problema tecnico era stato erroneamene rimosso dal forum.
Salve, sono una ragazza di 27 anni. Da piccola più o meno verso i 12/13 anni ho dovuto eseguire molte radiografie a causa di un problema di cifosi. Mi ricordo che spesso me le facevano in diverse posizioni di lato, davanti. insomma non so esattamente quante ne ho eseguito ma penso parecchie. Ho tenuto il busto qualche anno e quel problema di cifosi si è risolto. Ora io non ricordo se mi hanno messo la protezione alle ovaie. Ho dei ricordi vaghi di alcune volte che avevo la protezione ma di altre volte non ne sono sicura perché ero piccola. Inoltre a 19 anni ho dovuto eseguire una tac cranio per un incidente e li sono sicura che non me l'hanno messa. Ho chiesto al mio medico e dice che in quel caso erano collimate al cranio. Io mi sono sposata qualche mese fa e abbiamo provato due volte a rimanere incinta ma ancora nulla, quindi mi è presa questa preoccupazione e chiedo queste radiazioni che ho preso possono far diventare una donna sterile? I rischi sono alti?
Buon giorno Signora.
Ci sentiamo nelle condizioni di poterLe dire, in estrema sintesi, che a quanto Lei ci ha rappresentato, non è associabile né il rischio di divenire sterile né di avere rischi genetici nelle future gravidanze.
Questo perché gli esami radiografici espongono, di norma, la Paziente ad un livello di dose di radiazioni estremante inferiore rispetto a quello per cui potrebbero determinarsi effetti di sterilità radioindotta o di aumento dei rischi genetici in percentuale significativa rispetto a quelli "naturalmente" esistenti in ogni gravidanza. Questo è vero anche in assenza di dispositivi di protezione (camici e/o gonadoprotettori e/o collarini schermanti).
Va anche detto che l’uso di dispositivi di protezione per il paziente (camici e/o gonadoprotettori e/o collarini schermanti) può avere un senso se e solo se gli organi che si intende proteggere sono molto vicini alla regione del corpo che si deve esporre alle radiazioni ionizzanti (per esempio non è necessario proteggere le gonadi del Paziente nel caso di un esame RX dell’encefalo) e che il loro impiego va ponderato con cura perché, a fronte della riduzione di una possibile dose, la loro presenza potrebbero anche interferire con l’esame schermando, per esempio, aree del corpo che invece hanno un interesse per la diagnosi.
Nella speranza di esserLe stati d'aiuto e ringraziandoLa per averci contattato Le porgiamo cordiali saluti.
Grazie per la risposta . Mi sento più tranquilla .Posso chiedere un'ultima cosa ? Come ho scritto già prima ,da piccola verso gli 11/12 anni avevo un problema di cifosi ed ho dovuto tenere il busto per qualche anno. Quindi in questi anni ho effettuato molte radiografie in ortostatismo mi pare si chiamassero e ricordo che me le facevano in più posizioni, vorrei chiedervi se In genere in questo tipo di radiografie utilizzano le protezioni per le ovaie ? Io purtroppo non ricordo perché appunto ero molto piccola. Quindi se per caso non le avessero utilizzate pur avendone dovuto fare molte non dovrebbero scusarmi sterilitá giusto ? Grazie mille anticipatamente .
Gentilissima, le confermiamo che le dosi assorbite a seguito di indagini radiologiche quali lei ci riferisce sono al di sotto della soglia oltre la quale può verificarsi la sterilità .
Cordiali saluti.