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Tac volumetrica digitale ai denti

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(@roberta)
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Buonasera, vorrei sottoporvi un quesito che riguarda la dose di radiazioni e l'eventuale rischio per un bambino di 7 anni da esposizione a tac volumetrica. Recentemente ho portato mio figlio a eseguire la prima visita di controllo dal dentista, lo specialista non trovava nulla di particolare ma mi suggeriva di eseguire una radiografia per vedere lo sviluppo dei denti. Solo successivamente ho saputo che in realtà si trattava di una tac volumetrica digitale e non di una semplice radiografia. Adesso oltre a chiedermi l'utilità di tale esame non giustificato da particolari problemi, sono molto preoccupata per la dose di radiazioni che potrebbe aver assorbito mio figlio e l'eventuale rischio. Grazie.

 
Pubblicato : 10 Agosto 2018 23:01
(@roberta)
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Buonasera, vi invio questo quesito relativo al rischio da esposizione a radiazioni derivanti da una tac volumetrica digitale ai denti eseguita su mio figlio, anche per sapere come comportarmi in futuro. Grazie

 
Pubblicato : 10 Agosto 2018 23:08
(@fisicimedici)
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Gentile Sig.ra Roberta,

ci sentiamo, innanzitutto, nelle condizioni di rassicurarLa.

Sebbene per una valutazione di dose accurata sia necessario conoscere i parametri tecnici dell'apparecchiatura e le modalità esatte di esecuzione dell'esame, in generale il tipo di esame da Lei descritto dà una dose da radiazioni agli organi sensibili molto contenuta. 

I danni associati alle radiazioni possono essere di tipo deterministico (il che avviene per altissime esposizioni mai raggiungibili per l’esame da Lei indicato) o di tipo probabilistico (aumentando la dose da radiazioni aumenta la probabilità di contrarre alcune patologie) ma tale probabilità è in genere trascurabile se associata all'uso di radiazioni in diagnostica. 

Tenga presente che tutti noi siamo "immersi" giornalmente in un campo di radiazioni naturali dovute alle radiazioni cosmiche e a quelle emesse da alcuni elementi naturali e che il nostro corpo ha elaborato dei meccanismo di recupero dei danni che le radiazioni possono produrre. L'esame che Lei ci indica è equivalente a qualche mese di esposizione al fondo naturale di radiazioni.

Le ricordiamo inoltre che, in base alla attuale legislazione italiana vigente in materia di protezione dei pazienti dalle radiazioni impiegate per scopo medico, qualsiasi procedura che comporti l’esposizione del paziente a radiazioni ionizzanti richiede l’applicazione di due principi fondamentali della radioprotezione: giustificazione e ottimizzazione. “Giustificazione” significa certezza che l’esecuzione dell’esame porti un beneficio netto e dimostrabile per il paziente; “ottimizzazione” significa conduzione dell’indagine in modo da ottenere le informazioni, necessarie per rispondere al quesito diagnostico, con la minima esposizione possibile del paziente. 

Nel caso in cui Suo figlio dovesse in futuro effettuare ulteriori esami diagnostici con impiego di radiazioni ionizzanti potrà richiedere allo specialista di illustrarLe preventivamente i benefici attesi in relazione agli eventuali possibili rischi.

Sperando di esserLe stati d'aiuto, La invitiamo a non cercare sul web informazioni aggiuntive che potrebbero essere fuorvianti e a consultare pagine pubblicate da Associazioni di comprovata scientificità quali AIFM - https://fisicamedica.it/ilfisicomedicorisponde  - o eventualmente a rivolgersi, per ulteriori approfondimenti, al fisico medico della struttura presso cui ha eseguito l'esame.

Cordiali saluti

 

Questo post è stato modificato 3 anni fa da admin
 
Pubblicato : 12 Agosto 2018 20:06
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