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Rx torace bambino di 2 anni e mezzo

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(@noemi89)
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Salve,

Sono mamma di un bambino di 2 anni e mezzo. Questa settimana ha fatto una rx torace per escludere che avesse una polmonite. Gli è stata trovata una bronchite acuta.

Da mamma ansiosa dopo 7 giorni di febbre e relativa tosse mi sono recata al ps per un consulto oltre ad essere già stata dal pediatra.

Vorrei sapere se ci sono reali rischi che questa rx possa aver causato dei danni o possa causarene in futuro. 

Io stessa quando era piccola ho fatto una rx torace, una rx al dito e una alla testa. (La cosa però non mi tranquillizza lo stesso)

Sono molto preoccupata e avrei bisogno di  razionalizzare la cosa e tranquillizzarmi. 

Grazie per la disponibilità 

 
Pubblicato : 13 Dicembre 2021 03:24
(@fisicimedici)
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Buongiorno Sig.ra,

pur non avendo a disposizione i dati tecnici relativi all’indagine radiologica cui è stata sottoposta suo figlio, siamo anzitutto a tranquillizzarla in quanto, per queste tipologie di indagine, la dose al paziente anche in età pediatrica risulta molto contenuta. La dose stimata per questo tipo di esame può essere equiparata a qualche giorno “aggiuntivo” di esposizione al fondo naturale di radiazione. Infatti tutti noi, in qualsiasi parte d’Italia (o più in generale del mondo) viviamo, siamo sottoposti ad una esposizione continua alle radiazioni ionizzanti, per molti aspetti simili a quelle utilizzate per eseguire gli esami radiografici di Suo figlio. E’ ragionevole pertanto ritenere quali solo altamente speculative le ipotesi di un aumento della probabilità naturale di sviluppare, in futuro, un tumore e più in generale dell’insorgenza di danni a carico della salute di suo figlio.

Infatti anche nell’ ”AAPM Position Statement on Radiation Risks from Medical Imaging Procedures”  ( https://www.aapm.org/org/policies/details.asp?id=439&type=PP  ) della prestigiosa Associazione America di Fisica Medica sui rischi di radiazioni dalle procedure di imaging medico,  è chiaramente ribadito che “Al momento, le prove epidemiologiche a supporto della maggiore incidenza di cancro o mortalità da dosi di radiazioni inferiori a 100 mSv non sono conclusive. Poiché le dosi di diagnostica per immagini sono in genere molto inferiori a 100 mSv (e nel caso della radiografia al torace di suo figlio, almeno 1000 volte inferiori), quando tali esposizioni sono appropriate dal punto di vista medico, è molto probabile che i benefici previsti per il paziente superino qualsiasi piccolo potenziale rischio (…). Data la mancanza di consenso scientifico sui potenziali rischi derivanti da basse dosi di radiazioni, le previsioni sull'incidenza ipotetica del cancro e sulla mortalità dovute all'uso dell'imaging diagnostico sono altamente speculative. L'AAPM e altre organizzazioni per la protezione dalle radiazioni scoraggiano specificamente queste previsioni di danno ipotetico. Tali previsioni possono portare a storie sensazionalistiche nei media pubblici. Ciò può portare alcuni pazienti a temere o rifiutare l'imaging medico sicuro e appropriato, a scapito del paziente.”

In merito ai suoi timori (nella sua affermazione “dopo 7 giorni di febbre e relativa tosse mi sono recata al ps per un consulto oltre ad essere già stata dal pediatra” sembrerebbe possibile avvertire “un senso colpa” per avere la responsabilità di aver fatto esporre suo figlio a radiazioni ionizzanti) sono anzitutto a ricordarLe come, per il principio di giustificazione alla base della radioprotezione (D. Lgs. 101/2020 - Art. 157), ogni radiografia deve essere valutata essenziale e necessaria per la salute del paziente dal prescrivente (nel suo caso il Medico di PS) e dallo Medico radiologo, ovvero il rapporto rischio/beneficio da essa derivante deve ritenersi del tutto a favore del beneficio.  Nel caso di suo figlio la radiografia del torace è stata richiesta dal Medico di PS per una sospetta polmonite ed eseguita concordemente sotto la responsabilità del Medico Radiologo che ha effettivamente potuto repertare una forma di bronchite acuta.

 

Se anche questa risposta non dovesse tranquillizzarla, per dubbi e perplessità La invitiamo a non fare ricerche su web o, almeno a consultare pagine pubblicate da Associazioni di comprovata scientificità quali AIFM - https://fisicamedica.it - o a contattare uno Specialista in Fisica Medica della Struttura presso cui è stato eseguito l’esame. Anche in questo caso AIFM sarà lieta di indirizzarla verso gli Specialisti in Fisica Medica in grado di confrontarsi direttamente con Lei.

 

Nella speranza di essere stati di aiuto, La ringraziamo per averci contattato e La salutiamo cordialmente.

 
Pubblicato : 15 Dicembre 2021 13:57
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