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Rischio RX rachide adolescente

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(@eleonorap)
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Buonasera,

avrei davvero bisogno di un Vostro cortese consulto. Mia figlia compirà a breve 15 anni, e nel 2022 le è stata diagnosticata una scoliosi idiopatica per cui le è stata fatta ad Agosto dello stesso anno una radiografia del rachide in toto sotto carico (colonna lombare e dorsale) in due proiezioni – frontale e laterale – e successivamente le è stato prescritto l’uso del corsetto ortopedico.

A Luglio 2023 ha dovuto fare la radiografia di controllo in sola proiezione anteriore (per valutare la crescita ossea e la curva), senza che siano state però utilizzate protezioni.

Quest'anno l’ortopedico le ha prescritto una nuova radiografia di controllo per Giugno, sempre in sola posizione anteriore.

Io sono molto preoccupata per le radiografie già effettuate e per quelle a cui dovrà essere sottoposta, anche in futuro, considerato che la cura per la scoliosi con corsetto, ne prevede una all’anno fino a completamento della crescita ossea (che può avvenire fino anche ai 18 anni e oltre).

Inoltre a breve dovrà effettuare delle cure ortodontiche e per cui sicuramente le verrà prescritto l’uso dell’apparecchio dentale, che comporterà la necessità di effettuare altre radiografie (ortopantomografia, radiografia della mandibola, ecc.).

Nel 2020 aveva anche effettuato una radiografia alla mano per sospetta frattura di un dito.

Vi sarei davvero grata se mi risponderete, perché sono molto preoccupata e ho il timore che tutti questi raggi possano arrecare danni futuri alla sua salute, considerata anche la sua giovane età.

Aggiungo che recentemente sono venuta a conoscenza che esiste a Rozzano una macchina denominata EOS a basse dose di radiazioni per effettuare nello specifico le radiografie della colonna sotto carico, e volevo chiedere se mi consigliate di fare una trasferta a Milano nella struttura in cui è presente questo macchinario per le prossime radiografie di mia figlia, o se posso stare tranquilla anche con quelle “standard”.

Con l’occasione ringrazio infinitamente in anticipo per la Vostra risposta e porgo cordiali saluti.

 
Pubblicato : 16 Aprile 2024 18:55
(@fisicimedici)
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Gent.ma,
Innanzitutto la ringraziamo per essersi rivolta alla AIFM.
Possiamo senz’altro rassicurarla.
In generale, i medici specialisti quando devono decidere se effettuare o no un esame che comporta esposizione a raggi X, devono confrontare il rischio dovuto alle radiazioni ionizzanti (i raggi X appunto) con il rischio associato ad una mancata diagnosi. A questo compito assolve il medico specialista prima di proporci l’esame radiologico con quella che si definisce “Giustificazione dell’Indagine”. In questo processo il medico tiene conto del rischio cosi detto “naturale” che ciascuno di noi ha di confrontarsi, nel corso della sua vita, con una patologia oncologica anche, ma non solo, a causa dell’esposizione ad agenti quali le radiazioni ionizzanti, che noi riceviamo non solo a causa delle radiografie e delle altre attività umane, ma anche a causa delle radiazioni di origine naturale (il cosiddetto “fondo naturale”).
Pertanto gli esami radiologici che sua figlia ha eseguito e quelli che dovrà probabilmente effettuare in futuro sono stati (e lo saranno anche in futuro) giustificati preventivamente dal medico specialista in termini di beneficio netto per la salute; le immagini radiografiche costituiscono gli elementi fondamentali a partire dai quali è possibile seguire il percorso terapeutico più adatto al caso specifico di sua figlia. La giustificazione preventiva dell’esame da parte del medico specialista è oltretutto anche un obbligo della nostra legislazione nel campo delle esposizioni mediche con impiego di radiazioni ionizzanti (D. Lgs 101/2020)
La “quantità di radiazioni che si ricevono” è misurata con una grandezza fisica chiamata “dose”, che non è immediata da ricavare ma richiede dei calcoli. Non possiamo dare una valutazione precisa della dose che sua figlia ha ricevuto perché dipende molto dai parametri tecnici dell’esame stesso, ma al di là del valore esatto di dose, anche nel peggiore dei casi, sebbene il rischio associato alle radiazioni ionizzanti non sia considerato mai pari a zero, le radiografie che lei ci descrive in generale espongono il paziente, anche pediatrico o adolescente, come nel suo caso, ad un rischio aggiuntivo non tale da destare preoccupazioni o da richiedere ulteriori approfondimenti.
La dose ricevuta da un paziente in un esame radiografico dipende da molti parametri, uno solo dei quali è l’apparecchiatura utilizzata, quindi non si può dire in generale se l’apparecchio di cui ci riferisce sia migliore nel suo caso: le suggeriamo di confrontarsi con il fisico medico del Centro che segue sua figlia.
Un ultimo consiglio: eviti di cercare informazioni su internet, vi sono molti siti che creano paure del tutto ingiustificate. Se proprio vuole usare il web, consulti pagine pubblicate da Associazioni di comprovata scientificità quali AIFM –
Nella speranza di essere stati di aiuto, la ringraziamo ancora per averci contattato e la salutiamo cordialmente.
 
Pubblicato : 22 Maggio 2024 17:55
(@eleonorap)
Post: 2
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Buongiorno,

Vi ringrazio infinitamente per la Vostra risposta e il Vostro prezioso lavoro

 
Pubblicato : 6 Giugno 2024 09:52
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