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Radiografie in gravidanza

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(@admin)
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Membro Admin
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Una donna in gravidanza può sottoporsi a radiografie?

 
Pubblicato : 23 Novembre 2016 17:26
(@Anonimo)
Post: 0
 

Una donna in gravidanza può sottoporsi, per necessità e/o urgenza, a esami radiografici, ma solo dietro precisa e giustificata indicazione e previa valutazione preliminare della dose all’embrione o al feto.

 
Pubblicato : 23 Novembre 2016 17:27
(@stefania-zinno)
Post: 1
Membro
 

Dovrei sottopormi ad una radiografia toracica (con schermatura dicono). Non provoca danno alla bimba? Sospettano un possibile versamento.Sono a 29settimane e 3 giorni. Aspetto vostra risposta grazie

 
Pubblicato : 27 Dicembre 2016 13:50
(@Anonimo)
Post: 0
 

Gentile Stefania,

partendo dal presupposto che, come richiesto dalla normativa vigente nel nostro paese in materia di ‘radioprotezione delle persone contro i pericoli delle radiazioni nelle esposizioni mediche’ (D.Lgs.187/00), sia stato valutato attentamente dal medico prescrivente e dallo specialista radiologo che il rapporto rischio/beneficio derivante dall’esame che le è stato prescritto sia ritenersi del tutto a favore del beneficio che ne trarrà (art.3), tenendo in considerazione anche il suo  stato di gravidanza (art. 10), la tipologia di esame diagnostico da lei riferita (RX torace) non comporta  rischi significativi per il nascituro. Con l’utilizzo di tecniche corrette, infatti, esami radiografici che non espongono direttamente il feto al fascio di radiazioni (es: esami del cranio, dei piedi, del collo, delle spalle e del torace) risultano associati a livelli di dose al nascituro inferiori ai livelli del normale fondo di radioattività naturale a cui tutti noi siamo quotidianamente esposti. Inoltre, anche  l’epoca gestazionale da lei riportata è la fase in cui il rischio per il feto è considerato essere molto basso essendosi già conclusa la fase principale del suo sviluppo.

 
Pubblicato : 30 Dicembre 2016 10:06
(@marsi83)
Post: 1
Membro
 

Buongiorno
Mio figlio di 3 anni si e roto il bracio e abiamo dovuto portarlo al pronto socorso e gli abiamo fato una radigrafia. Io e mio marito gli abiamo tenuto fermo il briacio. Adeso o scoperto di essere in cinta. Il giorno della radiografia poteva essere il giorno dell'ovulazione o pure ci puo esere stata un giorno prima o un giorno dopo. Ci sono rischi per il bambino?Aspetto vostra risposta grazie( scusate per gli errori ma non sono italiana)

 
Pubblicato : 28 Luglio 2017 10:57
(@Anonimo)
Post: 0
 

Gentile signora, ci sentiamo in grado di tranquillizzarla: quando una donna viene esposta a radiazioni ionizzanti nelle prime due settimane di gravidanza, non c'è rischio di malformazioni nel bambino che nascerà, dato che il feto si trova nella fase embrionale, e i suoi organi non hanno ancora cominciato a formarsi.

L'unico effetto che può manifestarsi è la perdita del bambino, ma questo può succedere per quantità di radiazoni assorbite molto superiori a quelle che lei ha assorbito

Anche se è difficile calcolare con precisione la dose assorbita, anche avendo a disposizione tutti i dati (parametri di esposizione, posizione assunta da lei durante l'erogazione raggi ecc.), sicuramente tale dose è davvero a livelli molto bassi. Tenga conto anche del fatto che, quando qualcuno collabora assistendo un paziente che si sottopone a radiografia, generalmente gli vengono fatti indossare grambiuli speciali, contenenti piombo, in grado di proteggerlo dall'esposizione a radiazioni. 

Nel caso in cui volesse approfondire questi argomenti, parlando direttamente con un professionista che si occupa di questi aspetti, la invitiamo a rivolgersi alla struttura dove suo figlio è stato sottoposto a radiografia, e chiedere di parlare con il Fisico medico che, per legge, deve essere a disposizione per effettuare le valutazioni di dose ai pazienti.

La salutiamo cordialmente e la invitiamo a rivolgersi ancora a noi per qualsiasi chiarimento o approfondimento.

 

 
Pubblicato : 31 Luglio 2017 10:09
(@monica)
Post: 1
Membro
 

Salve, ho realizzato una radiografia al torace senza protezione al piombo durante la gravidanza e sono molto, molto, in ansia.
La data della radiografia è il 20 febbraio; il mio ultimo ciclo mestruale è iniziato il 22 gennaio. Qualche giorno fa ho fatto un esame ginecologico intravaginale e si vede giá l'embrione, e i primi battiti del cuoricino. Ho paura di qualche malattia... malformazioni...
Ho letto che le dosi devono essere maggiori per essere rischiose, ma se davvero non ci sono rischi per il bambino... perchè molti dottori non fanno questo tipo di esami a donne incinta? Perché alcuni ospedali fanno addirittura firmare un consentimento? Tutto questo allarmismo è giustificato? Non capisco... e la preoccupazione è tanta, come i sensi di colpa...
Per favore, aiutatemi.

 
Pubblicato : 8 Marzo 2019 17:03
(@fisicimedici)
Post: 122
Membro
 

Gent.ma Signora,

abbiamo letto con molta attenzione il suo quesito e ci sentiamo nelle condizioni di tranquillizzarLa: la tipologia di esame che Lei ci descrive espone di norma l’embrione ad una dose di radiazioni ionizzanti molto contenuta. Eventuali effetti sull’embrione si manifestano solamente con dosi di radiazioni molto più elevate di quelle che normalmente si hanno per questa tipologia di indagine radiologica. Di conseguenza, il rischio associato all’esecuzione di tale esame è estremamente basso e non modifica significativamente i rischi intrinseci associati ad ogni gravidanza. 

Per quanto concerne l’esecuzione o meno dell’indagine radiologica, è importante sapere che il medico applica sempre i principi fondamentali della radioprotezione: giustificazione e ottimizzazione. “Giustificazione” significa certezza che l’esecuzione dell’esame porti un beneficio netto e dimostrabile per la paziente; “ottimizzazione” significa conduzione dell’indagine in modo da ottenere le informazioni, necessarie per rispondere al quesito diagnostico, con la minima esposizione possibile.  Il rischio dell’esposizione in utero dipende inoltre, oltre che dal livello di dose, anche dall’età gestazionale. Ad esempio, nei primi giorni di gravidanza, come nel suo caso, il numero di cellule è ridotto, e l’effetto delle radiazioni può manifestarsi in un mancato impianto (effetto del tipo tutto o nulla), vale a dire o aborto spontaneo o prosecuzione della gravidanza senza sequele dovute all'esposizione a radiazioni. Il rischio di queste sequele va invece considerato in caso di esposizione a radiazioni ionizzanti di donne che si trovano nel periodo gestazionale successivo, ovvero durante l'organogenesi.

Per dubbi e perplessità La invitiamo a non fare ricerche su web o, almeno a consultare pagine pubblicate da Associazioni di comprovata scientificità quali AIFM - https://fisicamedica.it/ilfisicomedicorisponde . Se lo desidera AIFM sarà lieta di indirizzarla verso Esperti in Fisica Medica in grado di confrontarsi direttamente con Lei.

Nella speranza di esserLe stati d'aiuto La salutiamo cordialmente e La invitiamo a contattarci nuovamente per qualsiasi esigenza, approfondimento, chiarimento.

 

Questo post è stato modificato 4 anni fa da admin
 
Pubblicato : 13 Marzo 2019 10:24
(@giuliafranchi)
Post: 1
Membro
 

Buonasera,
Sono una specializzanda di cardiologia.
Sto cercando un figlio ma per lavoro mi capita mensilmente di dover eseguire in prima persona esami in sala di emodinamica (ad es. Cateterismi), con utilizzo di fluoroscopia sul paziente e quindi radiazioni ionizzanti.
Mi chiedevo se, nonostante l"utilizzo di camice piombato, ciò potesse comportare un rischio nell'ipotesi di una gravidanza alle prime settimane.
Grazie

 
Pubblicato : 28 Marzo 2019 20:19
(@Anonimo)
Post: 0
 

Nella fase pre-impianto, quando il numero di cellule è ridotto, l’effetto delle radiazioni può manifestarsi in un mancato impianto o nella morte intrauterina, ma la probabilità che l’esposizione possa provocare qualche effetto sul bambino nato vivo è trascurabile. Si parla infatti dell’effetto TUTTO O NIENTE,  perché non c’è rischio di malformazioni per il bambino che nascerà. 

Anche dopo l’impianto, si considerano trascurabili i rischi derivanti da dosi equivalenti all’utero inferiori a 1 mSv, condizione garantita dal fatto che  Lei entra sempre in Sala con il camice piombato e con frequenza mensile.

Ne consegue che i rischi nella finestra temporale in cui la gravidanza non sia nota non la devono impensierire. 

 
Pubblicato : 19 Aprile 2019 10:56
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