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Radiografie in allattamento

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(@veronica90)
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Buongiorno,sono un medico veterinario. Sono estremamente preoccupata. Ho un bambino di 4 mesi che allatto naturalmente. Da quando il bambino ha un mese e mezzo ho ripreso a lavorare a giorni alterni circa 3 ore al giorno. Lavoro in una clinica dov’è utilizzano giornalmente il radiologico digitale. La stanza dedicata non è predisposta ad una adeguata radioprotezione. Per questo motivo ad ogni scatto cerco di uscire preventivamente dalla struttura. Circa una 20 di metri di distanza. Capita spesso però che non riesco a spostarmi e rimango all interno, mai in quella stanza.. la struttura è piccola sarà all incirca una 50intina di metri quadrati con 5 stanze.. La mia domanda è quanto mi devo preoccupare. Se è giusta la mia preoccupazione. E dopo quanti secondi o minuti posso rientrare dallo scatto. I miei colleghi mi rassicurano dicendomi che a quella distanza non può influire nulla. Ma io lavoro giornalmente con un alto livello di preoccupazione.ho il timore di recare danni al bambino con L allattamento. Grazie

Questa argomento è stata modificata 3 anni fa da Veronica90
 
Pubblicato : 23 Novembre 2021 11:16
(@veronica90)
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Ho sbagliato la struttura non supera la 40 intina di metri 

 
Pubblicato : 23 Novembre 2021 14:47
(@fisicimedici)
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Gentile dottoressa, 
innanzitutto la ringraziamo per essersi rivolta a AIFM per esprimere le sue preoccupazioni, riguardo le quali possiamo fornirle solo alcune informazioni generali, non conoscendo le caratteristiche della struttura in cui lavora.
Qualunque pratica che utilizzi apparecchiature radiologiche, anche per uso veterinario, è regolamentata dal D.Lgs.101/2020 per quanto attiene la radioprotezione dei lavoratori e della popolazione. L'esercente ha l'obbligo di avvalersi di un Esperto di Radioprotezione, che ha il compito di verificare l'adeguatezza delle strutture, dei dispositivi e delle procedure al fine di contenere il rischio da esposizione a radiazioni ionizzanti entro limiti considerati sicuri, inoltre collabora con l'esercente per predisporre le norme interne di protezione e sicurezza cui si devono attendere i lavoratori. 
È probabile che la sua affermazione "La stanza dedicata non è predisposta ad una adeguata radioprotezione" non corrisponda alla situazione reale, perché non in tutti i casi è evidente la presenza di barriere protettive, che potrebbero essere ad esempio inserite in appositi pannelli difficilmente distinguibili da normali pareti, oppure la composizione delle pareti potrebbe essere tale da garantire pienamente la protezione.
Il consiglio che le diamo è di chiedere informazioni al suo datore di lavoro e di rivolgersi all'esperto di radioprotezione incaricato, che saprà darle tutte le indicazioni sulle protezioni presenti e sul corretto comportamento da adottare. Possiamo comunque dirle con sicurezza che non serve attendere del tempo prima di rientrare nel locale in cui è installata l'apparecchiatura, dopo lo spegnimento del fascio di raggi X.
Per quanto riguarda la sua preoccupazione di nuocere alla salute del suo bambino attraverso l'allattamento, possiamo sicuramente tranquillizzarla: è impossibile. L'esposizione a radiazioni X non può in alcun modo alterare la qualità del latte e non esiste la possibilità che il latte possa trasferire "radiazioni residue" a suo figlio.
Scusandoci per il ritardo nella risposta, ma nella speranza di esserle stati d'aiuto, le porgiamo cordiali saluti.
 
Pubblicato : 6 Dicembre 2021 18:41
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