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Radiografia cure dentali

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(@moiramo)
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Buonasera, mi trovo alla 25 settimana di gravidanza e con un forte mal di denti che mi ha costretto a rivolgermi d urgenza al dentista.
Dovendo intervenire sul dente si rende necessaria una radiografia per la quale sono stata rassicurata riguardo ai rischi derivanti trovandomi a questo punto della gestazione.
Volevo avere un parere a riguardo e sapere quali fossero i rischi reali.
Grazie

 
Pubblicato : 29 Agosto 2018 21:39
(@fisicimedici)
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Gentile Signora,

possiamo sicuramente confermare le rassicurazioni che ha già ricevuto dal medico odontoiatra: non ha motivo di preoccupazioni per la salute del suo bambino.

Le radiografie endorali comportano l’esposizione ai raggi X di una porzione anatomica di dimensioni molto contenute, posta ad ampia distanza dalla regione pelvica, inoltre, considerando le caratteristiche tecniche delle apparecchiature comunemente impiegate per questo tipo di indagine radiologica, la dose a questo piccolo volume interessato all’esame risulta essere limitata.

Nel caso di una paziente in stato di gravidanza l’esposizione del feto è quindi da considerarsi estremamente bassa, e il rischio associato pressoché trascurabile.  E’ comunque corretto che il medico odontoiatra applichi i principi fondamentali della radioprotezione: giustificazione e ottimizzazione. “Giustificazione” significa certezza che l’esecuzione dell’esame porti un beneficio netto e dimostrabile per la paziente; “ottimizzazione” significa conduzione dell’indagine in modo da ottenere le informazioni, necessarie per rispondere al quesito diagnostico, con la minima esposizione possibile.  Da quanto ci riferisce, il medico che l’ha in cura le ha illustrato la giustificazione dell’esame.

Come le è stato correttamente spiegato, il rischio dell’esposizione in utero dipende, oltre che dal livello di dose, dall’età gestazionale: una volta conclusa la fase dell’organogenesi (come nel suo caso), la sensibilità del feto all’azione delle radiazioni è la stessa di quella di un bambino già nato. 

Tenga inoltre presente che tutti noi siamo esposti, ogni giorno della nostra vita e anche nella fase neonatale, alla radiazione naturale proveniente dal suolo, dai materiali da costruzione, dal cosmo e perfino dal nostro stesso corpo e che l’esposizione dovuta ad un’indagine radiologica, come quella da lei effettuata, può essere considerata equivalente a meno di un giorno di esposizione a questo fondo naturale.

Sperando di esserle stati d'aiuto, la invitiamo a non cercare sul web informazioni aggiuntive che possono essere fuorvianti, ma eventualmente a consultare pagine pubblicate da Associazioni di comprovata scientificità quali AIFM - https://fisicamedica.it/ilfisicomedicorisponde - o a rivolgersi, per una valutazione personalizzata della dose, al fisico medico della struttura presso cui ha eseguito l'esame.

La ringraziamo di averci contattato e la salutiamo cordialmente.

 

Questo post è stato modificato 3 anni fa da admin
 
Pubblicato : 1 Settembre 2018 09:04
(@roberta84)
Post: 2
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Pubblicato : 11 Giugno 2019 18:19
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