Buongiorno,
Vivo assieme a una persona che dovrà sottoporsi a quadrantectomia preceduta dalla somministrazione di farmaci radioattivi per linfoscintigrafia e repere. Ho anche un neonato di due mesi.
Quali accorgimenti dobbiamo prendere? Ci sono rischi per il neonato? Sarebbe meglio vivere in case diverse per quanto tempo eventualmente? Grazie
Gentile Signora/e
ci sentiamo anzitutto nelle condizioni di tranquillizzarLa.
Pur non avendo a disposizione i dati e le tempistiche relativi alle quantità di radiofarmaco che verrà iniettato alla paziente, in genere l’isotopo che viene utilizzato per questo tipo di esami è il tecnezio 99 metastabile che ha un tempo di dimezzamento di 6 ore (ossia dopo 6 ore la sua attività è diventata la metà di quella iniziale e quindi decade molto velocemente) e se ne somministra una quantità molto contenuta, molto inferiore a quella delle altre scintigrafie
Quindi l’esposizione delle persone che verranno a contatto della paziente anche nelle ore immediatamente successive all’esecuzione dell’esame è praticamente trascurabile.
Tuttavia in un’ottica di ottimizzazione ossia di riduzione dell’esposizione ai valori minimi ragionevolmente praticabili, si consiglia generalmente di non entrare in contatto ravvicinato e prolungato con la paziente trattata e, ovviamente ancor più, di non affidare un neonato in braccio alla paziente trattata nelle prime 24 ore dalla somministrazione del radioisotopo.
Se anche questa risposta non dovesse tranquillizzarla, per dubbi e perplessità la invito a non fare ricerche su web o, almeno a consultare pagine pubblicate da Associazioni di comprovata scientificità quali AIFM - https://fisicamedica.it - o a contattare un Fisico Medico che opera presso la struttura sanitaria presso la quale verrà effettuato l’esame.
Nella speranza di essere stati di aiuto, La ringraziamo per averci contattato e La salutiamo cordialmente