Buonasera,
Volevo chiedere se il fenomeno ORSMESI ( a basse dosi di radiazioni ( tipo tac e radiografie) è un evento possibile ?cioè il corpo sviluppa metodi più robusti nel riparare i danni cellulari causati dalle radiazioni ionizzanti.
Gentilissimo,
il corpo umano, irraggiato ad alte dosi di radiazioni ionizzanti, produce certamente effetti; gli esiti
possono essere nocivi (nel caso di irradiazioni non controllate e/o causate da eventi incidentali)
oppure benefici (nel caso di irradiazioni volute e rilasciate in sicurezza con modalità ben definite
come per es. nella radioterapia).
Quando l’irraggiamento del corpo umano avviene a dosi di radiazioni basse (sono considerate basse
le dosi inferiori a 100mSv), la certezza dell’effetto viene a mancare, ovvero l’effetto sembra avere
una natura casuale. Si è dunque portati a pensare che, a basse dosi, la probabilità dell’effetto (non la
sua gravità) possa dipendere dalla dose. Ma come si può esprimere questa dipendenza ?
Uno dei parametri che può essere utilizzato per correlare la probabilità di un evento e la dose
assorbita è il Rischio Relativo (RR), definito come il rapporto tra il rateo di incidenza di malattia in
una popolazione esposta e il rateo di incidenza di malattia in una popolazione non esposta. Dalla
stima del RR ci si può attendere che se:
- RR > 1 l’esposizione ha effetti negativi sulla popolazione;
- RR = 1 l’esposizione non ha influenza;
- RR< 1 l’esposizione fortifica la popolazione.
Nella realtà le cose non sono così semplici; infatti è bene tenere presente che gli studi
epidemiologici a basse dosi risultano difficili nella progettazione e complessi sia nella conduzione
che nell’interpretazione dei dati in maniera affidabile.
L’ORMESI costituisce uno dei modelli, disponibili fra quelli in letteratura, che prova a descrivere
l’andamento del RR in funzione della dose assorbita; nello specifico l’ORMESI esprime che
qualcosa che è pericoloso ad alte dosi può essere utile a basse dosi ovvero, in termini matematici, è
previsto un intervallo di basse dosi in cui il RR risulta minore di 1. Per quanto supportato da dati e
osservazioni, l’ORMESI rimane un modello non dimostrato e pertanto, in conclusione, non è
possibile affermare con certezza la presenza di effetti fortificanti dovuti a esposizioni a basse dosi di
radiazioni.
Per completezza d’informazione, accanto all’ORMESI, non può non essere citato il modello
LINEARE SENZA SOGLIA (LNT) utilizzato nel sistema di protezione radiologica. Il modello
LNT è basato sul presupposto che, nell’intervallo delle basse dosi, le dosi di radiazioni maggiori di
zero comportano un aumento del rischio di tumore e/o malattia ereditaria in maniera proporzionale.
La Commissione Internazionale per la Protezione Radiologica (ICRP - organizzazione di rilevanza
planetaria, indipendente, internazionale e non governativa, con la missione di proteggere le persone,
gli animali e l’ambiente dagli effetti dannosi delle radiazioni ionizzanti) raccomanda che il modello
LNT rimanga una base prudente per gli scopi pratici della radioprotezione (pubblicazione ICRP 103
-2007).
Cordiali saluti
Dott. Nando Romeo