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Fisica quantistica e medicina

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(@alessandra)
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Topic starter
 

Buongiorno, sono Alessandra e sono cardiologa. Vorrei porvi un quesito in questa categoria perché riguarda un caso di una mia giovanissima paziente con minusvalenze e cardiopatie. Abbiamo affrontato le diverse problematiche attraverso interventi di varia tipo, senza però ottenere risultati permanenti. La mamma della mia ragazza si è rivolta ad un collega (medico anch’esso) che l’ha sottoposta alla terapia basata sulla tecnica quantica denominata SCIO. Ora, come medico il mio approccio è ovviamente scientifico tuttavia non posso prescindere dall’osservazione. La mamma, che ha massima fiducia in me, mi ha chiesto di misurare con lei gli effetti di questa terapia. Il risultato, per ciò che concerne alcuni problemi cardiologici, ha per ora sorpreso positivamente anche me, e la mamma della paziente stessa mi chiede spiegazioni che io non riesco a offrirle con rigore scientifico. Ho cominciato a ricercare per farmi un’idea più precisa. Non voglio dilungarmi ma mi piacerebbe avere un vostro parere (per ora generale), sulla fisica quantistica applicata alla medicina.

 
Pubblicato : 5 Aprile 2017 12:19
(@fisicimedici)
Post: 124
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Gentile dottoressa

la ringraziamo per averci contattato e sottoposto il suo quesito. Quanto prima lei potrà trovare in questo forum la nostra risposta condivisa all'interno del gruppo di lavoro.

 
Pubblicato : 5 Aprile 2017 12:57
(@fisicimedici)
Post: 124
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Gentile dottoressa

 

Dalle limitate informazioni disponibili, la tecnica SCIO consiste in misure di correnti elettriche presenti nel corpo umano e dell’applicazioni di correnti elettriche per stimolazioni (tipo TENS).

 

Quindi per rispondere al suo quesito circa il rapporto tra fisica quantistica e medicina  si può partire osservando che:

  • questa tecnica non comporta l’impiego di radiazioni ionizzanti (e quindi non vanno considerati i loro effetti biologici);
  • questa tecnica non comporta l’impiego di radiazioni non ionizzanti in senso stretto (energia che si propaga nello spazio);
  • il corpo umano è sede naturale di campi e correnti elettrici ;
  • gli effetti biologici dell’interazione di una corrente elettrica con il corpo umano sono funzione dell’intensità e della tensione eventualmente applicata (si pensi alla scarica elettrica di un fulmine).

 

Gli apparecchi elettromedicali usualmente impiegati per misure di EEG ECG e EMG non presentano per i pazienti effetti collaterali.

Analogamente i trattamenti di tipo TENS realizzate con apparecchiature conformi agli standard di sicurezza.

 

Diverse sono ormai le applicazioni della fisica quantistica alla medicina riteniamo tuttavia che il termine tecnica quantica sia estraneo a questa prospettiva e che tenda a suggerire scenari non coerenti con un uso appropriato dei termini scientifici.

 

 
Pubblicato : 6 Aprile 2017 13:26
(@Anonimo)
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Per parecchi anni di fisica quantistica si è parlato tanto, anche in ambienti lontani dal mondo scientifico ed accademico. Si è spesso usato e, a mio modo di vedere, abusato, tentando di trasferire con leggerezza al macrocosmo ciò che nel microcosmo può accadere ed essere spiegato dalla fisica quantistica. Mi riferisco a certa New Age, dove si racconta che il miracolo è quotidianità, alla portata di chiunque accetti la possibilità del "salto quantico". Personalmente ritengo che vi sia analogia, in questi casi, con quello che la psicologia definisce atteggiamento magico, ossia il credere in un'efficacia diretta ed immediata del gesto e della parola rituali in sé. Qui non sono il gesto o la parola a garantire l'efficacia, ma il semplice "crederci".

Tuttavia, a fronte di tanto interesse che si coglie intorno a questi argomenti (una rapida ricerca nel web apre scenari inattesi di libri, seminari, corsi sull'argomento) credo che come fisici non possiamo limitarci a stracciarci le vesti, chiudendo l'argomento con un semplice "è tutta fantasia" o "non è scientifico"; vale forse la pena provare a leggere con spirito critico ma mente aperta qualche pubblicazione a riguardo, per poter esprimere un parere che, se non definitivo o da tutti condivisibile, possa dare qualche indicazione in più a quelli che, completamente digiuni di fisica, si interessano di questi argomenti.

Può anche darsi che, indagando, si trovi del vero; i fautori dei brillanti progressi delle neuroscienze a volte, per spiegare determinati fenomeni, fanno riferimento ad argomenti del genere.  Oppure, alcuni fenomeni potranno essere spiegati facendo riferimento a modelli noti e accettati dalla letteratura scientifica. In ogni caso non sarà tempo sprecato, la conoscenza procede sia costruendo con materiale adeguato, sia bruciando le scorie inutili.

 
Pubblicato : 15 Aprile 2017 17:57
(@Anonimo)
Post: 0
 

Sono molto d'accordo con la prima parte dell'intervento di Lorenzo, ma avrei qualche osservazione sulla seconda.

Ho visto solo adesso questa parte del blog, una prima risposta che avrei dato alla Dottoressa, chiamando in causa il suo docente di fisica, è che ogni volta che prescrive una RM ma anche quando usa il laser per centrare il paziente sotto la TAC, e persino quando si scalda il pranzo nel microonde, usa la fisica quantistica.

Altre applicazioni della meccanica quantistica alla medicina sicuramente arriveranno ma facendosi tutta la trafila....tutte le applicazioni sono sempre sperimentabili ma devono essere validate col metodo che sappiamo della peer review, imperfetto e discutibile ma l'unico che abbiamo.

Leggendo sul sito della medicina quantististica, specialmente quando siamo già alla vendita degli apparecchi, l'impressione non è bellissima.

Detto questo, massimo rispetto, oltre che per l'effetto placebo, anche per la possibilità, come suggerisce Lorenzo, che esista molto altro rispetto a quanto possiamo controllare con i nostri strumenti.

Esiste però un problema di metodo: quando ci si muove verso l'interfaccia fra due modi diversi di percepire la realtà, bisogna fare attenzione a evitare salti.

Vale per il confine tra scienza consolidata e nuove scoperte ma anche per il confine tra scienza e fede etc: se io so nuotare, posso portare con me in acqua un non-nuotatore fino a dove tocca o insegnargli a nuotare. Non perchè lui non sa nuotare può impedirmi di andare al largo, ma nemmeno io posso mettermi a nuotare sulla spiaggia o peggio costringere lui a farlo.

Il forum si sta allargando e rivelando ricco di stimoli, dobbiamo trovare il modo di renderlo sempre più interessante mantenendo l'efficienza della nostra attività.

Se trovassimo un'occasione, magari in una serata del congresso per parlarne?

 
Pubblicato : 4 Agosto 2017 17:07
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