Buongiorno,
scrivo poiché ho da poco avuto modo di misurare la radioattività della pavimentazione della mia abitazione ed il pavimento presenta un'attività media di 0.6 microSievert/h con picchi a 0.7.
Poiché tale misura è il triplo di quella del fondo naturale, che nella mia zona (Roma) credo si attesti attorno ai 2 microSievert/h mi sono allarmato.
Ho provato a condurre alcuni test per capire difronte a quale tipo di emissione mi trovassi.
Dalle osservazioni effettuate è emerso misurando a diverse altezze dal pavimento:
a 20 cm la misura scende oscillando tra gli 0.46 ed i 0,56 microSievert/h
a 40 cm la misura scende oscillando tra gli 0,33 ed i 0,45 microSievert/h
a 60 cm la misura scende oscillando tra gli 0,26 ed i 0,36 microSievert/h
a 80 cm la misura scende oscillando tra gli 0,28 ed i 0,34 microSievert/h
ad 1 m la misura scende oscillando tra gli 0,22 ed i 0,28 microSievert/h
Tentando di isolare emissioni alpha e beta ho misurato anche attraverso un foglio di cartoncino A3 ottenendo un valore attorno agli 0,54 microSievert/h e poi attraverso un cartone aperto d'imballo amazon (quello utilizzato per spedire i libri) ottenendo un valore oscillante tra gli 0,38 ed gli 0,48 microSievert/h.
Aggiungo che escluderei l'influenza di presenza di Radon nelle misurazioni poiché l'ambiente in cui sono state effettuate le misurazione presenta una media nelle 24h di 48 Bq/m^3.
Poiché ho due bambini di 9 anni è mi premura capire se queste misure indicano che va posto in essere qualche intervento o sono misure accettabili che non presentano alcun rischio sanitario.
Grazie mille a tutti coloro che vorranno aiutarmi.
Confermiamo che i valori da lei misurati non implicano alcun rischio sanitario.
Effettivamente, a contatto con i materiali ceramici, l'intensità di dose è più elevata per la presenza dei radionuclidi naturali. Lo stesso riscontro lo può avere a contatto con i sanitari del bagno.
Ricordo il limite per la pelle è 50 volte superiore a quello per il corpo intero.
Per tutte queste complessità le misure devono essere eseguite dagli Esperti di radioprotezione abilitati secondo la legge.
Allontanandosi dal pavimento, il valore misurato si riduce per i primi cm, ed è l'effetto che ha osservato con il cartone da imballaggio dopodichè rimane pressochè costante per 2 fattori concomitanti:
1 la sorgente è estesa, in pratica allontanandosi vede le radiazioni che arrivano da un maggior numero di piastrelle, anche se più lontane;
2 il contributo dei raggi cosmici non cambia sostanzialmente
Confermo che nella zona di Roma è facile misure un fondo naturale, lontano dal pavimento prossimo a 0,2 uSv/h (micro Sievert) mentre in altre zone d'Italia si può anche scendere sotto 0,1.
Trascurando eventuali inaccuratezze degli strumenti, non è infrequente trovare basse concentrazioni di radon anche in presenza di dosi relativamente alte a contatto quando i radionuclidi naturali appartengono alla catena del torio anzichè a quella dell'uranio. L'isotopo del radon che si genera, Rn220, detto anche Thoron, ha una vita media di pochi minuti contro i 3,8 giorni del Rn222 e pertanto non fa a tempo ad accumularsi.
@ffrigerio
Grazie mille per la solerte risposta, sono conscio del basso valore delle misurazioni ottenute ma poiché non ho esperienza in merito e vista la presenza di bambini temevo di dovere intervenire in qualche modo magari ricoprendo, se non sostituendo, la pavimentazione: sono molto sollevato dal fatto di non dover intervenire.
Grazie ancora per aver dissipato questa preoccupazione e per la precisazione in merito al torio, molto interessante.