Scuola Superiore di Fisica in Medicina “P.Caldirola”
Direttore: Annalisa Trianni
La Scuola Superiore di Fisica in Medicina (SSFM) è nata negli anni ’90 per iniziativa dell’Associazione Italiana dei Fisici che si occupava delle applicazioni biomediche (AIFB – Associazione Italiana di Fisica Biomedica) e ha avuto come sede, da quella data, il Centro di Cultura Scientifica Alessandro Volta di Como – Villa Olmo. La Scuola è stata diretta dall’inizio della sua attività fino al 1999 dal Prof. Leopoldo Conte, dal 2000 al 2009 dal Dott. Alberto Torresin, dal 2010 al marzo 2016 dal Dott. Michele Stasi dal 2016 a giugno 2021 dal Dott. Carlo Cavedon.
Gli obiettivi della SSFM sono specificati all’art. 20 dello Statuto dell’Associazione Italiana di Fisica Medica e Sanitaria (AIFM): “L’Associazione attiva una Scuola di Fisica in Medicina, ove vengono effettuati corsi e seminari per dibattere problemi scientifici ed aggiornare i Soci su argomenti di interesse scientifico e professionale…. Il Consiglio Direttivo nomina il Direttore Scientifico della Scuola che fa parte e funge da Coordinatore del Comitato Scientifico della Scuola il Comitato Scientifico dell’Associazione”. In questo contesto, la SSFM ha assunto il ruolo di motore formativo dell’Associazione Italiana di Fisica Medica e Sanitaria.
L’offerta formativa prevede diverse tipologie di corsi. Il fondamento della formazione è costituito dai corsi residenziali che vengono organizzati in diverse sedi nel territorio italiano, in modo da cercare di raggiungere geograficamente tutti i soci. I corsi residenziali rappresentano un momento di formazione importante, ma anche e soprattutto offrono un’occasione di incontro e di confronto fra fisici che operano in realtà molto diverse tra loro, nonché con altre figure professionali. Infatti, sebbene rivolti prevalentemente ai fisici medici, molti corsi sono aperti ad altri professionisti che affrontino problematiche e abbiano interessi comuni (radiologi, medici nucleari, radioterapisti, ingegneri, personale dell’industria). È pertanto fondamentale, in quest’ottica, la collaborazione con le altre società scientifiche, quali, in primis, la Società Italiana di Radiologia Medica e Interventistica (SIRM), l’Associazione Italiana di Radioterapia Oncologica e Oncologia Clinica (AIRO) e l’Associazione Italiana di Medicina Nucleare e Imaging Molecolare (AIMN).Negli ultimi anni la formazione in presenza è stata integrata con la formazione “a distanza”, sia sincrona (webinar) che asincrona (FAD) e con le proposte blended, che prevedono che la parte teorica sia svolta prevalentemente a distanza, per lasciare spazio a esercitazioni pratiche nell’evento in presenza. Questa modalità ha permesso di rendere fruibile la formazione ad un numero sempre più ampio di professionisti poiché riesce ad integrarsi sia con le varie esigenze lavorative che a superare le difficoltà logistiche dovute alla vasta distribuzione sul territorio delle strutture di fisica sanitaria. Attraverso tutti questi strumenti la scuola punta a formare in modo sempre più ampio e specializzato e puntuale i soci.
Le proposte dei corsi nascono in maggioranza dall’analisi delle risposte al questionario sui fabbisogni formativi, che ogni socio è chiamato a compilare ogni anno, ma anche da indicazioni dei singoli soci o gruppi di soci. Il piano formativo include inoltre corsi periodici, che forniscano ai soci una formazione permanente su alcune tematiche, quali la Sicurezza in Risonanza Magnetica e delle apparecchiature Laser e la Radioprotezione in ambito ospedaliero.I temi affrontati spaziano in tutti gli ambiti della Fisica in Medicina: dalla Radioterapia, alla Medicina Nucleare, alla Radiodiagnostica. I contenuti dei corsi, sono sia quelli classici della Protezione, della Sicurezza e della Qualità per le radiazioni ionizzanti e quelle non ionizzati, sia le nuove frontiere con cui la Fisica Medica si sta confrontando. La SSFM vuole infatti avere una visione proiettata al futuro, andando a individuare anche i settori nuovi, in cui il fisico medico può trovare uno spazio di competenza e di professione, fornendo una formazione specifica approfondita, puntuale e attuale. Da qui la necessità di confrontarsi anche con ulteriori figure professionali, come i data scientist, gli informatici, i biologi, per citarne alcuni e di volgere lo sguardo anche oltre i confini della realtà nazionale.
Annalisa Trianni