Definizione di zona controllata

Buongiorno a chiunque legga.

Non sono ferrato nella lettura ed interpretazione delle leggi e mi è venuto uno stupido dubbio riguardo la definizione di ‘zona controllata’. 

La attuale definizione di zona controllata (art. 133 comma 7 del D.L. 101; non è diversa da quella del 230) :

ogni area di lavoro in cui, sulla base degli accertamenti e delle valutazioni compiuti dall’esperto di radioprotezione ai sensi del paragrafo 5 [non è il paragrafo 5 ma pazienza] dell’allegato XXII, sussiste per i lavoratori in essa operanti il rischio di superamento dei valori di cui al precedente comma 3 [quello in cui sono definiti i lavoratori esposti categoria A], è classificata Zona Controllata

c’è, come noto, una relazione tra ‘esposizione categoria A’ e ‘zona controllata’.

Viceversa non è sufficiente lavorare in zona controllata per essere "A". Le procedure lavorative, la numerosità del personale, il carico di lavoro determinano la classificazione. Tutte cose note.

Di conseguenza ci sono situazioni in cui in una sala non entra nessuno che sia classificato ‘A’ per il lavoro in quella sala: basti pensare alla maggior parte delle sale di diagnostica radiologica per cui i TSRM ed i medici non restano dentro durante l’esposizione. Preciso che da me i TSRM della radiodiagnostica e i radiologi (tranne 1 interventista) sono classificati in ‘B’

Ma allora se nessuno che entra in sala è classificato in A perché entra in quella sala, essa deve essere definita ‘zona controllata’?

Se non ricordo male quando è stata scritta la 230 la definizione di zona controllata è stata così fatta per evitare che fossero zona controllata anche aree dove fisicamente nessuno poteva entrare perché troppo anguste. Ad esempio casseforti o addirittura i contenitori delle sorgenti di 90Sr per il controllo della stabilità dei dosimetri oppure le parti dei gascromatografi con le sorgenti di taratura.

 Non è che non ci dormo la notte: è un po’ una questione di sesso degli angeli.

Se mi date una interpretazione più sensata della mia mi fate un grosso piacere.

Ciao e grazie

Marco