Le ben note formule per π sviluppate da Ramanujan nel 1914 presentano sorprendenti affinità strutturali con le teorie conformi di campo logaritmiche, utilizzate per descrivere fenomeni estremi come la turbolenza, la percolazione e alcune proprietà dei buchi neri. Un gruppo di ricercatori indiani ha mostrato che questa matematica, nata come pura astrazione, si manifesta naturalmente in sistemi fisici caratterizzati da invarianza di scala, come l’acqua nel suo punto critico, aprendo nuove prospettive computazionali per affrontare problemi ancora irrisolti. Il risultato ridefinisce il valore delle formule storiche di Ramanujan, trasformandole in strumenti operativi per calcoli avanzati nella fisica delle alte energie e mettendo in luce legami inattesi tra la matematica del primo Novecento e la fisica teorica moderna.

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