Sono un socio AIFM “della prima ora”. Per dieci anni segretario generale e poi, fra un progetto e l’altro, sempre nel cuore della nostra associazione. E’ soprendente come, a distanza di vent’anni dalla sua nascita, si stia ancora lottando per il riconoscimento del Fisico medico al pari delle altre professioni sanitarie con le quali lavoriamo quotidianamente; con le quali ci confrontiamo a qualsiasi livello, forti di un know-how maturato in oltre cinquant’anni di attività nelle realtà ospedaliere ed universitarie. Ancora una volta quello che è un’ovvietà, un diritto acquisito e consolidato, riconosciuto da qualsiasi istituzione, è ancora traballante, legato a contingenze come la legislatura corrente…non voglio fare il confronto con realtà certamente più evolute, dove chi governa è meno legato a opportunità per pochi a discapito dei più, e scendere nel qualunquismo, anche se la tentazione è forte. Preferisco rimboccarmi le maniche, sostenere la linea a dottata da presidenza e CD, e lavorare in piccolo per far crescere la nostra visibilità anche dal basso. Sperando che ogni socio sia cosciente della crucialità del momento e dell’importanza di dare il proprio personale contributo a quella che ritengo sia una buona causa.
Sono un socio AIFM “della prima ora”. Per dieci anni segretario generale e poi, fra un progetto e l’altro, sempre nel cuore della nostra associazione. E’ soprendente come, a distanza di vent’anni dalla sua nascita, si stia ancora lottando per il riconoscimento del Fisico medico al pari delle altre professioni sanitarie con le quali lavoriamo quotidianamente; con le quali ci confrontiamo a qualsiasi livello, forti di un know-how maturato in oltre cinquant’anni di attività nelle realtà ospedaliere ed universitarie. Ancora una volta quello che è un’ovvietà, un diritto acquisito e consolidato, riconosciuto da qualsiasi istituzione, è ancora traballante, legato a contingenze come la legislatura corrente…non voglio fare il confronto con realtà certamente più evolute, dove chi governa è meno legato a opportunità per pochi a discapito dei più, e scendere nel qualunquismo, anche se la tentazione è forte. Preferisco rimboccarmi le maniche, sostenere la linea a dottata da presidenza e CD, e lavorare in piccolo per far crescere la nostra visibilità anche dal basso. Sperando che ogni socio sia cosciente della crucialità del momento e dell’importanza di dare il proprio personale contributo a quella che ritengo sia una buona causa.